Con ‘Giovani in Vita’ contro le mafie

Le hanno rubato attrezzature e macchinari per 26mila euro. Ma soprattutto le hanno fatto terra bruciata intorno, con i terzisti sempre impegnati in altri lavori, nessun fido dalle banche, i fornitori che concedono al massimo 30 giorni per pagare. E, come se tutto questo non bastasse, hanno minacciato di morte il direttore.

Coopfond scende in campo a fianco della cooperativa Giovani in vita, che la malavita organizzata sta cercando in tutti i modi di fermare. “Anche attraverso il contributo che abbiamo stanziato – ha spiegato il direttore Aldo Soldi – vogliamo dire a questi giovani che non sono da soli e che tutto il movimento cooperativo vuole essere al loro fianco”

Giovani in vita lavora su circa 500 ettari di uliveti sequestrati alla famiglia Oliveri di Gioia Tauro, dando lavoro originariamente a 30 persone e da metà settembre, con la raccolta delle olive, a circa 65 lavoratori, oltre l’indotto. 
L’olio, già apprezzato nei circa 500 punti vendita CTM Altromercato, conoscerà altri sbocchi commerciali grazie alla certificazione Biologica e con Tracciabilità Certificata.

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